Carrello
Il tuo carrello è vuoto vai allo shop

oppure

Accedi

per vedere gli articoli che hai aggiunto in precedenza entrando con il tuo account

Spedizione gratuita per ordini sopra i 120 €

Resi entro 30 giorni

Prezzi giusti sempre

Lana vs. Cotone: tutte le differenze tra questi due materiali

Lana e cotone sono due dei tessuti più utilizzati in assoluto per dare vita ai nostri vestiti. Tra di loro ci sono una marea di differenze che in molti tendono a dimenticare. Dalla composizione, alla maniera in cui vengono utilizzati fino agli effetti che hanno sulla nostra vita quotidiana. Ecco perché con l’avvento della moda sostenibile sono comparsi tessuti come lana e cotone rigenerato. Se anche tu non sei esperto in questo campo ma vorresti assolutamente saperne di più, sappi che ti trovi nel posto giusto. Oggi vogliamo approfondire questo tema con te. Andiamo a scoprire insieme tutto quello che devi sapere sulla lana e il cotone, e soprattutto quali sono le differenze che distinguono uno dall’altro.

Quali sono le differenze tra lana e cotone vergini

La differenza principale tra questi due tessuti è la derivazione. Il cotone è di tipo vegetale. Deriva infatti da una pianta che fa parte della famiglia delle Malvacee, coltivate nelle zone tropicali. I semi di questa pianta, una volta maturi, sono coperti da batuffoli di colore bianco. La lavorazione di questi permette di ottenere il cotone. La lana invece è di tipo animale. La si ottiene filando il pelo di animali come le pecore, capre, conigli, cammelli e alpaca. L’origine però non è l’unica differenza sostanziale tra questi due materiali. Devi sapere infatti che la lana ha una fibra più lunga, quando questa si accorcia è possibile mantenerla pura senza la necessità di doverla contaminare con altre fibre. Mentre la fibra del cotone è più corta e questo vuol dire che quando viene riciclato ha la necessità di essere rafforzato. Normalmente questo processo viene eseguito con l’utilizzo di altre fibre e il risultato è la contaminazione del tessuto.

Che cosa sono la lana e il cotone rigenerato

Fino a qualche anno fa i termini lana e cotone puro rappresentavano il massimo in termini di qualità. Con il passare degli anni l’aumento di coscienza da parte della popolazione mondiale rispetto a problemi come la sostenibilità e l’impatto ambientale ha permesso un rinnovamento incredibile nel settore tessile. La moda sostenibile è diventata un impegno sociale e ora è sempre più comune sentir parlare di lana, cashmere e cotone rigenerato. Ma di cosa si tratta esattamente? La lana rigenerata è un materiale ottenuto principalmente grazie alla lavorazione di vecchi abiti o scarti di lavorazione. Il processo che permette tutto questo prende il nome di ciclo rigenerato, nel quale i vecchi stracci vengono lavorati in maniera tale da dare vita a un tessuto completamente nuovo della stessa qualità di quello puro. Anche per il cotone rigenerato vale lo stesso discorso. Un tessuto che viene creato grazie alla lavorazione di scarti di produzione del cotone e, in questo caso, con l’aggiunta poliestere ottenuto riciclando bottiglie di plastica. Mentre il jeans è un caso a parte. Avendo un cotone più resistente, questo ci permette di dare vita a un prodotto composto quasi per il 100% da cotone. Vestire lana e cotone rigenerato è fondamentale. Permette di salvare enormi quantità di acqua, di riciclare bottiglie di plastica, di ridurre il consumo di CO2 e dare in questo modo un aiuto consistente alla salvaguardia del pianeta.

I nostri prodotti

In molti casi, quando la lana e il cotone vengono rigenerati, c’è la presenza di fibre che provengono da cuciture ed etichette utilizzate dai brand. Queste fibre sono sintetiche e molto diverse da quelle classiche. Il risultato è la contaminazione del tessuto. Noi di Rifò nel processo di rigeneramento di entrambi i tessuti usiamo le stesse fibre e soprattutto materiali naturali. Così evitiamo la contaminazione e manteniamo il tessuto puro al 100%. Un esempio è la scelta dei materiali che utilizziamo per rafforzare la fibra del cotone. Ovvero quello naturale con il quale vengono costruiti teli e scialli. Il risultato è un prodotto composto da cotone rigenerato, puro e non contaminato. Per i nostri prodotti delle stagioni autunno e inverno abbiamo utilizzato entrambi i tessuti: sia cotone che lana. Da un lato abbiamo prodotti come per esempio: ponchi, guanti, calzini, coperte, maglioni e sciarpe in lana di cashmere rigenerata. Costituiti per la grande maggioranza da lana cashmere rigenerata e in piccola percentuale da lana, sempre rigenerata. Allo stesso tempo abbiamo voluto creare una linea di prodotti come per esempio maglioncini di jeans in cotone rigenerato, le t-shirt, i teli mare e gli scialli da donna in cotone rigenerato, che possono essere tranquillamente usati anche in inverno. Come vedi in entrambi i casi i tessuti sono puri al massimo, non utilizziamo mai altri materiali. Dando vita a un prodotto sostenibile, circolare ed ecologico. Tutto questo mantenendo sempre un alto livello in termini di qualità e di estetica, perché anche l’occhio vuole la sua parte.

Conclusioni

Eccoci arrivati alla conclusione di questo articolo. Abbiamo scoperto insieme quali sono le differenze principali tra questi due materiali e soprattutto di come la moda sostenibile sta facendo passi importanti, grazie all’utilizzo del cotone e della lana rigenerata. Riutilizzare i vecchi scarti è l’unica opzione possibile e questo non significa dover indossare vestiti di qualità minore. Come vedi noi di Rifò riusciamo nel miracolo di salvaguardare l’ambiente e allo stesso tempo dare vita a prodotti di ottima qualità. Che aspetti, viene subito a dare un’occhiata sul nostro shop e scegli l’indumento che fa per te

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Nota: i commenti devono essere approvati prima di essere pubblicati